E’ successo, o meglio: succede di frequente e a quasi tutti i celiaci che devono mangiare gluten free.
Spesso capita infatti di entrare in un ristorante che non sia sulle guide AIC o altri canali che possano dare più o meno garanzia e chiedere se fosse possibile far mangiare un celiaco.
E’ successo e succede spesso che la risposta sia “No, mi dispiace! Per i celiaci non abbiamo nulla!”, anche se si capita in un ristorante di qualità. Spesso a riceverti è un cameriere che non si pone nemmeno il problema di andare in cucina dallo chef a chiedere e capita così che il celiaco, con i suo bel gruppetto di tre-quattro persone, gira i tacchi e va altrove. Magari in un altro ristorante a pochi metri che, invece, ti accoglie con un pizzico di esperienza ed intelligenza in più.
Anzi, forse non “intelligenza” non è il termine giusto ma è sufficiente una leggera “conoscenza” di alcune delle regole principali della cucina senza glutine. Anzi (ancora!), forse basta solo UNA CONOSCENZA di base, e cioè che il glutine è presente solo ed esclusivamente ina alcuni cereali da cui derivano molti dei prodotti della nostra cucina tradizionale (pane, pasta ecc) ma non è presente nella STRAGRANDE MAGGIORANZA del cibo che ogni giorno arriva sulle tavole di tutti. Quindi carne, pesce, verdura, formaggi, riso, frutta, uova sono naturalmente senza glutine e non si può pensare che in un ristorante qualsiasi, specialmente se di qualità, non abbiano la possibilità di preparare al momento una insalata di pomodori, o due zucchine grigliate, accanto ad una tagliata cotta su una piastra ben pulita.

Perché il primo pensiero di molti (soprattutto i meno formati ed informati) è che alla parola celiachia viene associato il concetto di pane, pasta e pizza dimenticando le centinaia di possibilità naturalmente senza glutine che qualunque cucina possiede.
“Ma poi ti fidi?”, spesso chiedono al celiaco. “Si, mi fido come si fidano tutti i clienti che non sanno cosa possa succedere nella cucina di un ristorante. Anche se non sono celiaci!”. Ci si fida del buon senso, della professionalità, della capacita di essere accoglienti e responsabili ma queste sono caratteristiche che non riguardano solo la cucina gluten free ma la cucina in generale. E poi (a questo punto si!) si aggiunge anche l’intelligenza, perché se mandi via quattro persone solo per non andare incontro alla scocciatura di prendere una piastra pulita, lavarsi le mani e cambiarsi i guanti, magari anche il grembiule e rinunciare così a quattro persone che poi – è successo – nel locale affianco possono gustare un ottima insalata di riso venere con noci, feta e zucchine, beh, allora è anche una questione di intelligenza. A meno che non si è convinti che, come si dice, “con un NO ti spicci e con un SI ti ‘impicci”; e in quel caso ci si può anche sentire intelligenti ma sicuramente non professionali.